Potrebbe presentarsi, per favore?
Sono il professor Claudio Andreetti e lavoro presso l'ospedale Sant'Andrea di Roma. Sono un chirurgo toracico e mi occupo del trattamento delle deformità della gabbia toracica, sia nelle forme severe con la chirurgia open, sia nelle forme puramente estetiche e cosmetiche.
Da più di dieci anni ho introdotto nella mia pratica chirurgica l'utilizzo di impianto in silicone 3D di AnatomikModeling per il trattamento delle forme gravi ed estetiche di petto scavato e anche per il trattamento di difetti strutturali come, ad esempio, la sindrome di Poland.
Qual è la sua esperienza con gli impianti 3D personalizzati?
Sono estremamente soddisfatto dell'utilizzo di questa tecnica: il grado di soddisfazione dei pazienti è elevato, il risultato è comparabile a quello della chirurgia open ma con un post-operatorio completamente diverso.
Inoltre, il risultato è permanente e definitivo nel tempo.
Ha un esempio di indicazione trattata con quella tecnica?
Un ragazzo molto giovane, di vent'anni, con un Pectus Excavatum lieve, puramente estetico, senza impatto né polmonare né cardiaco, ma con una grave problematica psicologica.
In questo caso, abbiamo deciso di risolvere il problema con l’impianto 3D pel petto escavato. L'impianto è inserito sottomuscolare, dopo la disinserzione degli muscoli grandi pettorali bilateralmente. Il tempo chirurgico è all'incirca di 45 minuti, non vengono posizionati drenaggi e il paziente può essere tranquillamente dimesso il giorno successivo, a 24 ore dalla procedura.
Dal punto di vista del dolore post-operatorio, vengono somministrati analgesici blandi e il paziente può ritornare alla sua vita quotidiana.
Il risultato estetico è eccellente a un mese dalla procedura. Quindi, mi sento di dire che oggi, il trattamento delle forme estetiche e cosmetiche delle sterno incavato trova un valido impiego nell'utilizzo delle impianti 3D di AnatomikModeling.